lunedì 4 aprile 2011

Festival Danae 2011 - Cristina Rizzo e Alessandro Bedosti

Mai come in questa occasione si è potuto ascoltare lo spiazzamento di un pubblico di fronte alla ricerca. Una danza che esplora, quella di Cristina Rizzo e Alessandro Bedosti, che si lascia scorrere anarchicamente e assolutamente necessaria. Il pubblico del Festival Danae, giunto alla sua tredicesima edizione, incontra e si scontra con una danza che sonda l'umano nella sua dimensione interiore, autobiografica e urgente. E qui, come in ogni festival che si rispetti, ci si assume tutta la responsabilità nei confronti di un pubblico che rischia di esserne spiazzato, a volte respinto, o affascinato. Mai sicuro.
Per questo il direttore artistico si premura di organizzare un confronto con gli artisti subito dopo lo spettacolo, davanti a un bicchiere di vino.
Nulla di accademico: soltanto la necessità di dialogare intorno a un accadimento, che può scuotere e turbare, estasiare e divertire, incontrando raramente l'indifferenza.
Se l'arte è deputata a porre questioni e ad aprire interstizi, un buon festival non può che decidere di entrarci dentro e lasciare aperte le porte alle riflessioni.
Brainstorming non può non essere lì, a cogliere i linguaggi, le parole, i pensieri per metterli a disposizione di chiunque voglia creare altre visioni.

Festival Danae
 

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