
venerdì 24 aprile 2009
Melk Prod. / Marco Berrettini (Ch) - Melk Prod. goes to New Orleans

giovedì 23 aprile 2009
Latifa Laabissi (F) - Histoire par celui qui la raconte

È necessario allenarsi. Cominciate ad ascoltare, scrivere, a condividere.
mercoledì 22 aprile 2009
Kinkaleri (I) - W (Una nuova insegna nella città)

New Ways. New Waves, new Worlds.
Eva Meyer-Keller (Sw/D) - Good Hands

Nella mia vita, oltre a intervistare persone, mi occupo di laboratori di scienza per bambini da 3 a 6 anni. Propongo gli stessi esperimenti che ha proposto Eva Meyer-Keller nella sua performance. I bambini fanno ooohh e poi imparano il principio che sta alla base dell’esperienza. L’arte si ferma all’oooohh.
Certo, metterla così è riduttivo. Bisognerebbe ricorrere alle sociologie, che spiegano il motivo per cui le persone si riuniscono in un’osteria a fare ooohh davanti a una casina di marzapane che scoppia. O chiedere alla filosofia estetica contemporanea, che sicuramente si interroga sulla questione del rapporto tra necessità fisiologica e necessità rappresentativa. Leggetevi pure Maffesoli, Agamben, Lorenz, Deleuze, Barthes. Noi, intanto, ci sediamo al tavolo di un’osteria, beviamo un bicchiere di vino e mangiamo quel che rimane di una casina di marzapane distrutta da una mirrorball caduta dal soffitto.
Brindiamo alla Meyer-Keller, a F.I.S.Co, all’arte contemporanea e a tutta la tribù che ci crede!
martedì 21 aprile 2009
Antonija Livingstone / Heather Kravas (Can/USA/F) - XXXXXXXXXXXXXXX - A Situation for Dancing # 4: Mary's Dance

Tutti a cercare un senso, un tragitto, un percorso, in questa trilogia di situazioni. A me piace pensare che potrebbe andare avanti all’infinito. Come un canone seicentesco. Ad libitum. C’eravamo abituati a incontrare Antonija Livingstone e Heather Kravas, la sera, prima di andare a dormire. Un’alternativa al libro sul comodino, con la sua storia che avanza, pagina dopo pagina, letta fino a che non si chiudono gli occhi, sicuri che il giorno dopo avrebbero ripreso le fila del discorso. Quello di Antonija potrebbe essere un libro di racconti, di visioni, di situazioni, appunto. A Situation for Dancing potrebbe andare avanti all’infinito. E invece è terminato, forse per sempre, come ha dichiarato la coreografa stessa sugli ultimi passi di danza, prima dell’applauso. Dopo innumerevoli repliche in giro per il mondo, questa è l’ultima. Grazie a tutti.
Antonija e Heather sono vestite di palloncini rosa legati intorno al corpo da uno scotch nero. Hanno eseguito lo stesso passo dall’inizio alla fine, invitando il pubblico a sedersi sul palco, il quartetto d’archi a suonare, due uomini a baciarsi, il tecnico di sala a cambiare le musiche. I bambini, questa volta, erano in platea, seduti, presenti. Il progetto della coreografa canadese si è concluso. C’è chi l’ha seguito assiduamente, e ne ha cercato un senso, chi saltuariamente, e ne ha cercato il senso nei racconti di chi c’è stato. Chi, infine, si è gustato uno spettacolo, cercandone il senso spettacolare. Senza che ce ne accorgessimo, Antonija ci ha portati dentro il suo lavoro, dentro la sua intuizione: una continua ricerca, uno sguardo sulla realtà, da ritagliare a proprio piacimento. Un’assunzione di responsabilità rispetto al tempo, allo spazio, all’azione e alla relazione con l’altro. “Dovete decidere se essere maschio o femmina. O tutti e due!” Ci scherza su, lei, ma in queste parole c’è l’essenza dell’arte contemporanea, persa nella sua stessa definizione. Se il contemporaneo sia una categoria temporale o una categoria estetica, lasciamolo risolvere a chi indaga le filosofie. Noi, in queste tre sere, il tempo l’abbiamo respirato, in quell’ora scandita dall’orologio da polso di Antonija, che, come in una Wunderkammer rinascimentale, ha creato un microcosmo che riproduceva, nella sua armoniosa farragine, il macrocosmo in cui tutti siamo immersi. Forse, più che con-temporaneo, A Situation For Dancing è nel-tempo, in una concezione materica dell’arte, giunta, ormai, allo stato di fusione con la realtà.
lunedì 20 aprile 2009
Antonija Livingstone / Heather Kravas (Can/USA/F) - XXXXXXXXXXXXXXX - A Situation for Dancing # 3: The End is Dear

Essere pubblico, questa volta, è una vera fortuna. Antonija ci dà la possibilità di osservare, con quel distacco giusto, mai definitivo, un accadere. E in scena accadono cose, emozioni, fatti, in un ribollire che ricorda quasi quasi il brodo primordiale, o il traffico del mattino, quando tutto è lì, in potenza, nell’estremo

Che cos'è una Performance?
domenica 19 aprile 2009
Antonija Livingstone / Heather Kravas (Can/USA/F) - XXXXXXXXXXXXXXX - A Situation for Dancing # 2: The Time Before

Lo spettacolo spiazza molte altre persone, e mi sento meno sola. Ed è proprio questo spiazzamento che apre a infinite discussioni.
Non vi dico altro.
Ascoltate l’audio.
E dite la vostra.
sabato 18 aprile 2009
BAROKTHEGREAT vs Guests (I/BG/NL/UK) - Wrestling - Intuizioni sul Mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta (Progetto Speciale)

venerdì 17 aprile 2009
Antonija Livingstone / Heather Kravas (Can/USA/F) - Prove dello spettacolo

giovedì 16 aprile 2009
F.I.S.Co. 09 - 9° Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo

Leggete, ascoltate, partecipate lasciando commenti.
F.I.S.Co 09
venerdì 3 aprile 2009
Ridi!

Ispirato a Rire di Antonia Baehr
Ridi! è un progetto di arte contemporanea nato nell’ambito di F.I.S.Co. 08 Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo (Bologna), dall’incontro di Elisa Fontana con Antonia Baehr, artista franco-tedesca in residenza artistica a Parigi. Antonia Baehr conduce un progetto artistico sullo studio della risata dal punto di vista formale. Da più di un anno ne raccoglie differenti esempi per poi esaminarli e riproporli in spettacoli e laboratori.
Elisa Fontana, attraverso l’installazione Ridi!, inserita nel suo progetto Wunderchildren - Contemporary Art for Young People, ha raccolto risate di bambini per poi inviarle ad Antonia Baher, a Parigi. Tutti i bambini che hanno lasciato una risata, hanno partecipato all’estrazione di un viaggio di due giorni a Parigi per conoscere Antonia Baher e il Teatro in cui ha lavorato. Tutto il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione delle insegnanti della scuola elementare di Pian di Venola, la Pro-Loco, il Comune di Marzabotto, La Svolta – trasporti, Elitaria – agenzia viaggi.
Worldmaking

Worldmaking
a cura di Eléonore Grassi
7 marzo – 2 aprile 2009 - Neon>Campobase (BO)
Neon
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