domenica 24 gennaio 2010

Netmage10

Scie inquiete di mondi. Così risponde Andrea Lissoni, direttore artistico di Netmage, alla mia richiesta di definire con tre parole la decima edizione dell’International Live-Media Festival Bolognese. Perché lì non si compra il cd a fine d concerto, a palazzo Re Enzo la musica si vive, in mondi dalle derive ectoplasmatiche, extracellulari o paranormali.

Quest’anno ci si interroga sull’immaginario, sulla sua natura e sulla sua essenza effimera, difficilmente afferrabile, se non nella scia che testimonia il suo movimento. E si apre, inevitabilmente, la questione della fruizione, della possibilità, tutta a nostro carico, di essere presenti a un evento di cui non si percepiscono i confini.

Come porsi? Credo in religioso silenzio.

Netmage 10


 

giovedì 7 gennaio 2010

Gustavo Cottino, il più grande Venditore di Illusioni

ll più grande artista del luna park, Gustavo Cottino, 86 anni, è venuto a mancare martedi 5 gennaio in mattinata, intorno alle otto, all'ospedale di Peschiera del Garda, in provincia di Verona, dove era stato trasferito nella notte in seguito a insufficienza respiratoria. Il referto parlerà di embolia polmonare.
Non di questo, tuttavia, è morto Gustavo Cottino, perchè la sua non è la storia di un anziano qualunque.

Gustavo Cottino è stato un imbonitore di piazza, ma soprattutto un esteta, un poeta dell'immagine e un architetto dell'immaginario. La sua vita è stata un fare e disfare mondi, universi fatti di lamiere, velluti e fenomeni da baraccone, rigorosamente smontabili e rimontabili in qualsiasi luogo, dalle piazze ai festival, dal luna park itinerante al parco divertimento stabile, dai programmi tv alle aule universitarie, dove è stata discussa una tesi di laurea proprio su di lui.

Cottino è stato un figlio del mondo, un viaggiatore che attraversava le frontiere dell'immaginazione con la stessa facilità con cui si oltrepassavano, negli anni '60 e '70, le cinta murarie delle città, per entrare nel cuore pulsante della vita sociale: la piazza. Lì, proprio lì, al centro, Cottino presentava i suoi show, geniali performances, vera e propria arte contemporanea. In un perfetto equilibrio di ingegno scenografico, talento attoriale, strategia imprenditoriale e comunicativa, Cottino ha ammaliato, divertito e preso per i fondelli una buona parte di mondo, con la Donna Colossale scaricata in mezzo alla folla con un argano, la Balena Goliath riempita di pesce marcio per farla sembrare vera, un divano ribaltabile a simulare le "Cascate" del Niagara.

Come il luna park, sua famiglia adottiva, che oggi non trova pace, relegato nelle periferie, o nei parchi divertimenti stabili, in mano ormai alle multinazionali dell'amusement, anche Cottino sembra destinato a non avere pace immediata: per la legge dei "gagi" è un uomo solo, senza parenti, da seppellire, con una cerimonia d'ufficio, per terra, nel comune di residenza, Bussolengo (VR).

Per la legge del popolo viaggiante, "i dritti", Cottino è invece parte di una famiglia grande, sparsa un po' in tutto il mondo, pronta a garantire per lui, a firmare qualsiasi documento pur di soddisfare le sue volontà: essere sottoposto a cremazione e accompagnato, in una piccola urna, a Spilamberto, in provincia di Modena, nel loculo preparato da tempo, dove si trovano le ceneri di sua moglie, la Loy, artista indomita del Muro della Morte, mancata due mesi fa.

La storia, comunque, lo ricorderà sempre come "Gustavo Cottino, il più grande venditore di illusioni", e se vi illudete di dimenticarlo, vi sbagliate di grosso. Ascoltare le sue parole per credere!