martedì 26 luglio 2011

E.C.O. - Electronic Cooperation Online

Pietro Babina è a Drodesera 2011, il festival di fine estate, in cui si incrociano le innovazioni artistiche italiane della Factory di Fies e le ricerche europee più significative. Caracatastrofe è un titolo pesante e nero, come il colore che impera nelle immagini del festival, ma foriero di pensieri apocalittici e utopici, che solo nelle visioni immaginifiche dell'arte si possono ritrovare.
Il progetto ECO, di Mesmer An Artistic Association, è utopico, forse catastrofico, sicuramente spiazzante. Mette in discussione il concetto stesso di drammaturgia, per darlo in pasto alla rete, secondo un sistema di relazioni che oltrepassano l'orizzontalità e la partecipazione per farsi sistema. Si presenta come un un progetto di ricerca e indagine sulla scrittura drammaturgica per il teatro, cinema e audiovisivi, interoperativo e intercreativo online, e lascia aperta la possibilità di tradire il concetto stesso di progetto, in nome di un'apertura che forse spaventa. Lo spettatore è spiazzato, incuriosito e preso in causa in modo determinante, non tanto nel suo ruolo, quanto nel suo stesso concetto. L'idea di fruizione entra in simbiosi con quella di creazione, per creare poesia, una poesia che fluttua, o meglio, naviga, come si fa nella rete, smettendo di portare altrove, per entrare dentro.
Brainstorming si insinua nelle maglie della rete e interroga, si confronta, discute e mette a disposizione, le voci degli spettatori, in modo osmotico, l'unico possibile.



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